In Sudan 6,7 milioni di persone necessitano
di aiuti
il super raccolto di cereali (+55%) non allevia fame e povertà.
In Sudan nonostante le buone prospettive del raccolto nella
stagione 2005-2006, circa 7 milioni di persone avranno bisogno di aiuti alimentari
nel 2006. E' quanto denunciano, oggi in una nota, la Fao e il Programma alimentare
mondiale (Pam) nel ricordare che ''la maggior parte delle famiglie più
vulnerabili non potrà trarre vantaggio dal raccolto più abbondante
per il persistere degli alti prezzi dei cereali''.
Tra i più esposti a povertà, fame e malnutrizione oltre due milioni
di sfollati, circa 900.000 profughi ed almeno 3,5 milioni di persone molto vulnerabili
del Darfur, del Sudan meridionale e di alcune aree periferiche nel centro e
nell'ovest del paese.
Secondo i dati raccolti dalla missione congiunta Fao/Pam di valutazione sulla
disponibilità alimentare, la produzione complessiva di cereali del Sudan
ammonta a circa 5,3 milioni di tonnellate, circa 55% in più rispetto
alla stagione 2004-2005, e superiore del 17% rispetto alla media registrata
negli ultimi 5 anni.
In aumento anche le aree coltivate, il cui totale è stato del 57% superiore
a quello dell'anno precedente grazie le piogge abbondanti su quasi tutto il
paese, scarsa incidenza di parassiti e malattie, maggiore sicurezza nel Sudan
meridionale ed in parte del Darfur durante il periodo della semina.
A causare la cronica insicurezza alimentare, secondo le organizzazioni internazionali,
una distribuzione iniqua dei redditi, difficoltà nell'accesso al cibo
a causa della guerra, il problema degli sfollati, le scarse infrastrutture,
un sistema di mercato debole e l'isolamento commerciale.