16 febbraio 06

Anche il personale dell’Unci (unione nazionale cooperative) sostiene i bambini africani.

Abbiamo conosciuto la Fondazione Giovanni Paolo II nell’ambito della manifestazione Civitas 2005, la mostra convegno della solidarietà e dell’economia sociale e civile, che si è svolta a Padova l’anno scorso. Un interessante luogo d’incontro e di dibattito tra associazionismo, cooperazione sociale, mondo del volontariato, enti pubblici e Ong.
Visitando gli stand la nostra attenzione è stata calorosamente richiamata, dinanzi allo spazio espositivo dedicato all’MCL, dall’offerta di assaggi di gustosi prodotti della gastronomia calabrese in cambio di un piccolo contributo.
L’iniziativa era, infatti, finalizzata a raccogliere fondi necessari alla realizzazione di alcune attività di scolarizzazione per i bambini di Ikondo, un povero e sperduto villaggio in Tanzania.
Tra un assaggio e l’altro di queste delizie del palato ci sono state illustrate, con entusiasmo, spontaneità e calore, le attività della Fondazione Giovanni Paolo II. Da lì è nata la nostra volontà di conoscere in maniera più approfondita i progetti di cui si è fatta promotrice la Fondazione in Africa.
Così nelle scorse festività natalizie abbiamo promosso, anche coinvolgendo i nostri colleghi e dirigenti Unci (organizzazione di rappresentanza del movimento cooperativo), una raccolta fondi per offrire un piccolo contributo alla realizzazione di queste importanti iniziative.
Tanti sono, infatti, i progetti che la Fondazione intende realizzare e che noi vogliamo continuare a sostenere. In fondo basta veramente poco. Attraverso una seppur piccola donazione si può concretamente aiutare chi ne ha bisogno a stare un po’ meglio. Serve solo un po’ di volontà, sensibilità e attenzione.
Con il nostro versamento, ad esempio, abbiamo aiutato il sostegno a distanza dei bambini di Kampala.
Siamo solo all’inizio, il nostro impegno verso queste realtà dell’Africa non si fermerà di certo qui. Continueremo ad offrire sostegno a queste attività e ci faremo promotori, anche con il coinvolgimento della nostra organizzazione, di altre raccolte fondi in favore della Fondazione e delle sue numerose attività.

Lea e Giulia