Wojtyla: così mi ha guarito, parla la suora
Roma, 15 mag - ''La malattia era stata diagnosticata nel 2001, i sintomi si erano progressivamente aggravati: accentuazione dei tremiti, rigidità, dolori, insonnia... Un
peggioramento costante''. Poi, un altro ''colpo''. La sensazione di una grande vuoto per la morte di Giovanni Paolo II: ''Avevo perso l'amico che mi capiva e mi dava la forza di tirare avanti. Ma avevo anche la certezza della sua presenza viva''. Così la suora che sarebbe guarita dal Parkinson per intercessione di Giovanni Paolo II racconta la sua esperienza. La sua guarigione è il miracolo scelto per proclamare beato Giovanni Paolo II.
Il racconto della suora francese, tuttora anonima per tutelarne la tranquillità, è pubblicato in stralci su ''Totus Tuus'', la rivista della Postulazione della causa di beatificazione di papa Wojtyla, attiva presso la diocesi di Roma.
Il 13 maggio 2005, il Papa polacco e' morto da poco più di un mese, la religiosa francese impegnata nell'assistenza alle madri in difficoltà, ascolta l'annuncio di Benedetto XVI della speciale dispensa per l'avvio della causa di beatificazione e canonizzazione di Wojtyla. Dal giorno successivo si attiva una catena di preghiera di tutte le comunita' francesi e africane della congregazione (di cui è taciuto il nome per tutelare la riservatezza della religiosa e l'iter del processo di beatificazione). Poi la suora riflette sul brano ''Se credi, vedrai la gloria di Dio'', tratto dal Vangelo di Giovanni. Deve perfino lottare per tenersi in piedi. Scrive il nome di Giovanni Paolo II, a stento.
Poche ore dopo, prosegue il racconto, riprende a scrivere, ma con più facilità. Sono passati due mesi dalla morte di Papa Wojtyla: nel cuore della notte la religiosa si alza dal letto: niente più dolori, nessuna rigidita'. L'impulso irresistibile di andare a pregare davanti al Santissimo Sacramento: una lunga adorazione, con una profonda pace. La meditazione sui misteri della luce. Compare una leggerezza nei movimenti che da quattro anni non c’era più. Arriva la festa del Sacro Cuore di Gesù: ''All'uscita della Santa Messa sono sicura di essere guarita'', scrive la suora francese. ''La mia mano non trema più’'. Il neurologo è sorpreso nel constatare la scomparsa di tutti i sintomi. La congregazione inizia una novena a Giovanni Paolo II.
Da quel momento sono trascorsi dieci mesi. ''Mi sembra di essere rinata - confessa la religiosa -. Oggi posso dire che l'amico che ha lasciato la nostra terra è adesso molto vicino al mio cuore. Ciò che il Signore mi ha dato di vivere per intercessione di Giovanni Paolo II è un gran mistero, difficile da spiegare a parole... ma niente è impossibile a Dio''.
(ANSA).