Mons. Echevarria: Papa Wojtyla si è spero per l’umanità
Città del Vaticano, 31 mar - ''La differenza fra il Papa pieno di forza fisica, che si pose al timone della Chiesa nel 1978, e Giovanni Paolo II nei suoi ultimi anni, chino sotto il peso della fatica e della malattia, non sottolinea soltanto il tempo trascorso: indica anche la misura completa della
donazione di sè. Ha speso tutte le sue energie per servire Dio e gli uomini''.
Il Prelato dell'Opus Dei, monsignor Javier Echevarria, ad un anno dalla scomparsa di Giovanni Paolo II, parla del segno lasciato dal pontefice polacco. ''Egli ripeteva spesso che l'uomo raggiunge la sua pienezza quando dona se stesso a Dio e agli altri. A un anno dalla sua scomparsa, mi viene in mente proprio questa riflessione: Giovanni Paolo II ha donato se stesso al Signore, alla Chiesa, non soltanto con generosità, bensì con un vero e proprio sacrificio; ha cercato Cristo, per amarlo e portarlo alle anime''.
Riflettere sull'esempio ''della sua vita santa ci incoraggia'' ha aggiunto l'arcivescovo spagnolo. ''Possiamo e dobbiamo andare oltre l'orizzonte del nostro interesse personale. La vocazione naturale dell'uomo e' l'amore, non l'egoismo. Per il cristiano, la carità non ha confini, non discrimina, è aperta a tutti, coinvolge ogni azione della nostra esistenza''. (ansa).