Un vecchio amico ebreo di Papa Wojtyla va a San Giovanni Rotondo
per commemorarlo
 
   San Giovanni Rotondo (Foggia), 23 mar - E' l' unico amico di gioventù di Karol Wojtyla 
che lo chiamava ancora Lolek e parteciperà martedì 28 marzo alla cerimonia che sigillerà il gemellaggio
 tra San Giovanni Rotondo, paese al quale Giovanni Paolo II era legato per la devozione a padre Pio, 
e Wadowice, paese natale di Giovanni Paolo II. E' Jerzy Kluger, ottantaseienne, che frequentò la stessa
 scuola di Wojtyla, a Wadowice, e con colui che sarebbe diventato pontefice della Chiesa di Roma diventò
 amico, facendo insieme frequenti scalate sul monte Leskowiec e frequentando lo stesso teatro animato
 dall'ebrea Ginka Beer. 
   Wojtyla  e Kluger, ebreo, si persero di vista quando quest'ultimo fu costretto ad abbandonare 
la Polonia per sfuggire alle retate naziste. Si ritrovarono nel 1965 a Roma dove Kluger si era trasferito alla fine della guerra, e dove il vescovo Wojtyla partecipava ai lavori del Concilio. Da allora i contatti tra i due non si sono mai ininterrotti.
   Oltre a Kluger, testimone del gemellaggio sarà il vescovo slovacco Pavel Hnilica, originario di Unatin,
 vicino a Bratislava, che il 25 marzo 1984 riusci' a consacrare la Russia e il mondo al Cuore immacolato
 di Maria nella chiesa sconsacrata del Cremlino, mentre il papa faceva altrettanto a Roma e molti vescovi nelle cattedrali di tutto il mondo.
   Kluger e Hnilica, si sottolinea negli ambienti francescani di San Giovanni Rotondo, sono due uomini 
che hanno aiutato Wojtyla a superare gli steccati delle divisioni, il primo con gli ebrei, il secondo 
con l'Est europeo. Sono stati scelti non a caso, perchè “anche questo gemellaggio - ha sottolineato il
 sindaco, Salvatore Mangiacotti, nel presentare la manifestazione - possa costituire un tassello per fare
 di San Giovanni Rotondo la città della riconciliazione”.
   Il gemellaggio con Wadowice, per il comune garganico, segue quello con Pietrelcina, citta' natale
 di padre Pio, e precede quelli che San Giovanni Rotondo intende siglare con altri luoghi-simbolo
 della cattolicita': Assisi, Fatima, Gerusalemme, Betlemme.
   La giornata comincerà con la celebrazione di una messa nella cripta del santuario 
'Santa Maria delle Grazie' presieduta dall'arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo
 e delegato della santa sede per il Santuario e le opere di San Pio da Pietrelcina, mons. Domenico Umberto D'Ambrosio. Sarà poi inaugurata una mostra fotografica di Elia Stelluto su papa Giovanni Paolo II e San Pio da Pietrelcina, allestita nel chiostro del Palazzo di città, dove ci sarà anche una postazione delle Poste italiane per un annullo filatelico speciale.
   La cerimonia di gemellaggio si svolgerà nell'aula 'Padre Benedetto Nardella' della nuova chiesa 
di San Pio da Pietrelcina con la partecipazione di una nutrita delegazione di Wadowice e dello 
Stato polacco. Nell'occasione sarà anche presentata la versione in lingua polacca del libro 'Il papa e il frate' 
sul rapporto fra Giovanni Paolo II e Padre Pio (Edizioni Padre Pio da Pietrelcina). Dopo la firma di due 
copie dell'atto di gemellaggio da parte dei sindaci, ci sarà lo scambio dei doni. 
   San Giovanni Rotondo donerà a Wadowice un piatto in cui sono rappresentati padre Pio e Giovanni Paolo II

elle vesti di ''profeti della riconciliazione e della pace'', opera del pittore siciliano allievo di 
Renato Guttuso Pippo Made'. Infine, nella cripta del santuario, sarà deposto un bouquet di fiori sulla 
tomba di San Pio.
   La cerimonia del gemellaggio sarà trasmessa integralmente, in differita, da Tele Radio Padre Pio 
alle ore 21.05 del 28 marzo. (ANSA).