Fu per 26 anni al fianco di Karol Wojtyla, ora è Cardinale di Cracovia
Città del Vaticano, 24 mar - Dopo la nomina, lo scorso giugno, ad arcivescovo di Cracovia,
un nuovo premio da Benedetto XVI al segretario personale del suo predecessore: diventa cardinale
Stanislaw Dziwisz, per quasi quaranta anni al fianco di Karol Wojtyla, amato-odiato segretario potentissimo,
specialmente negli ultimi anni, quando la malattia ha progressivamente invalidato papa Wojtyla ,
e don Stanislao ha avuto il controllo assoluto dell'agenda pontificia.
Nei pochi mesi da arcivescovo di Cracovia don Stanislao ha avuto tra i primi incarichi quello
di rappresentare il Papa alle celebrazioni per i 25 anni di Solidarnosc. Intanto la Chiesa polacca guarda
a lui come a un punto di riferimento e gli osservatori si chiedono quale contributo vorrà dare a un episcopato
ancora traumatizzato dalla morte del Papa che aveva ridato dignità alla nazione e alla Chiesa polacche.
Ma per molti l'arcivescovo di Cracovia è ancora il segretario di papa Wojtyla.
Sessantasei anni ancora da compiere (è nato il 27 aprile '39 nel paesino di Raba Wyzna),
prete a 24 anni e laureato in teologia all'Accademia pontificia di Cracovia, appena tre anni dopo, nel 66,
era già al fianco di Karol Wojtyla
Come segretario, prima a Cracovia e poi a Roma. Per lui il Papa defunto nutriva un affetto paterno e
fece anche qualche strappo alle regole vaticane: nel '98 lo consacrò vescovo (mai un segretario del Papa
lo era diventato per nomina del ''suo'' Pontefice, ma spesso dopo la morte di questi) e creò per lui l' incarico
di prefetto aggiunto della Casa pontificia, formalizzando la sua funzione di organizzazione delle udienze e
gestione della Prefettura della Casa pontificia.
Di papa Wojtyla dunque Stanislao teneva l'agenda, rispondeva al numero telefonico segreto,
trasmetteva gli inviti per la messa del mattino nella cappella privata pontificia, e quelli per il pranzo. Sempre
a fianco del Papa, era con lui il 13 maggio '81 in piazza san Pietro, il giorno dell'attentato di Ali Agca, in
quasi tutti i viaggi internazionali, in tutti i ricoveri al Gemelli e negli ultimi giorni dell'agonia e della morte
. Con l'avanzare della malattia parkinsoniana del Papa, il potere di Stanislao si era per forza di cose
accentuato, e negli ultimi anni lo si accusava di decidere con troppa discrezione chi e quando potesse
incontrare il Papa e di esercitare una eccessiva influenza sulle scelte di questi.
Di papa Wojtyla è stato esecutore testamentario e resta un punto di riferimento nell'iter che porterà
alla beatificazione del Papa polacco: nei mesi scorsi e' stato Stanislao a rivelare quale sia il miracolo
scelto per beatificarlo, la guarigione di una suora, in Francia, avvenuta lo scorso autunno. (ANSA).